Ogni tanto estraggo la laurea dal cassetto e mi rimetto a fare l’architetto – in questo caso per me stesso. Trovata una bella casa in un palazzo d’epoca io e Chiara abbiamo passato un paio di mesi a riprogettarla, cercando di spostare il minor numero di muri possibile, ma ricavando un secondo bagno e una cucina molto più ampia dell’originale, eliminando un po’ di spazio di distribuzione.
La pianta prima e dopo: lo spazio di distribuzione si dimezza, la cucina cresce diventando davvero grande.
La cucina aperta sul salone.
Le lampade della cucina, costruite in modo da limitare l’abbagliamento e diffondere una luce particolarmente calda.
Un cucina un calorifero in rame, realizzato su disegno; alla cucina si accede anche attraverso il “passaggio dei piccoli”, largo una trentina di centimetri.
Dettaglio del calorifero, che è ottimo anche per stendere i panni d’inverno.
Lampada del salotto, realizzata a mano: asta in ferro piegato, portalampada retrò in ceramica, filo color argento con guaina trasparente fissato all’asta con fili di nylon.
In 3mq un bagno completo con doccia ampia, sanitari e lavandino ampio; l astruttura è tuta realizzata in muratura per garantire la massima resistenza nel tempo.
In salotto, libreria realizzata con scaffalatura industriale, 440x300cm, con scala per accedere ai ripiani superiori.
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